1.10.17

Il Rovescio delle Nuvole




"Anelavo scoprire il rovescio delle nuvole, il punto dove nasce il vento, udir narrare dove svernano i gigli e le libellule" così Anton Van Wilderode, poeta fiammingo, oltre che autore e insegnante attivo a Sint Niklaas (città gemellata con Lucca), descrive il proprio paesaggio. Il suo è un paesaggio interiore sempre in relazione con il proprio tempo, una cifra costante di tutta la sua produzione poetica legata alle stagioni, all'avvicendarsi  del giorno e della notte, della luce con l'oscurità, della morte con la vita.
Un tema che torna per un racconto brevissimo fatto di immagini che svelano l'ambiente naturale e  quello domestico e culturale in cui il poeta, autore di grande sensibilità, anche religiosa, lavora.
A poco meno di cento anni dalla sua nascita e a venti dalla sua morte è sembrato naturale alternare al tempo passato un ricordo per immagini.  La cornice di Lucca Autori è quindi perfetta per riproporre il ritratto di un autore che ha coltivato la poesia, gli studi classici e l'amore per la cultura e la storia italiana.

Cyriel Paul Coupé (28 giugno 1918 -  15 giugno 1998), prelato fiammingo, poeta, scrittore e insegnante noto con lo pseudonimo di Anton van Wilderode.
Esordisce nel 1943, seguendo la tradizione, dopo la guerra lancia un messaggio che sosteneva una sintesi fra sapienza greca e carità cristiana (Najaar van Hellas, 1947, "Autunno dell'Ellade"). 
La sua poetica, limpida e comunicativa, descrive il destino dell'uomo in bilico fra fragilità ed eternità, nel mezzo di paesaggi fiamminghi e mediterranei delicati e melanconici (Dorp zonder ouders, 1978, "Villaggio senza genitori"; De overoever, 1981, "L’Altra sponda”)
Profondo cultore della classicità, ha tradotto l'intera opera di Virgilio.
Dell'opera di Anton Van Wilderode sono stati tradotti in italiano "La Terra dell'Amen" (Het Land Van Amen)  Edizioni Leuvense Schrijversaktie,1983 (trad. Luisa Van Wassenaer-Crocini) e "La Madre"  Edizioni Boekmakerij Gert-Jan Buitink, 1993 (trad. Luisa Van Wassenaer-Crocini) .

Curatori:
Herman Cole
Scopre Lucca da diciassettenne nel 1966, Herman Cole ne diviene cittadino onorario nel 2014. 
Per oltre trent’anni è stato animatore linguistico, insegnando italiano in corsi serali per adulti nella città gemella Sint-Niklaas (Fiandre-Belgio). Con alcuni ex studenti nel 1990 getta le basi di “Anfiteatro-amici della cultura italiana”. Come autore di guide turistiche, gli viene conferito il titolo di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia. 
Dalla collaborazione con Demetrio Brandi, direttore di LuccAutori, nasce l'idea di creare a Villa Bottini, nell’ambito dell’edizione 2017 del suo festival letterario, uno spazio per la cultura fiamminga: infine, grazie all'incontro con Nico Cerri, nascono la mostra fotografica “Il Rovescio delle Nuvole”, con testi poetici di Van Wilderode  e la lettura poetica bilingue “Un Fruscìo dalle Fiandre”.      

Hildegard Coupé
Sin dalla sua gioventù ha rapporti molto stretti con suo zio Cyriel, il poeta Anton van Wilderode, fratello gemello di suo padre: di quel periodo ricorda come passeggiando insieme respiravano la natura del loro paese natìo Moerbeke, a due passi dalla frontiera tra le Fiandre ed i Paesi Bassi. Grande influenza hanno anche i viaggi che fanno insieme: l’Italia passando da Roma, Venezia ed Assisi, la Germania con il Sauerland e l’Eifel, i fiumi dell’Inghilterra e dell’Irlanda, le tre settimane nel paese catalano di Masarbones in Spagna. 
Diventata insegnante di lingue, da sempre amante di letteratura e poesia, Hildegard si occupa per lungo tempo degli scritti di suo zio, con il ruolo di correttrice di bozze. Dopo l'acquisto della dimora del poeta da  parte della provincia Oost-Vlaanderen  con l’intenzione di trasformarla in Centro Letterario, Hildegard impiega quattro anni di lavoro ininterrotto per catalogarne il contenuto, ancora oggi collabora con la Provincia come archivista e conservatrice del centro di documentazione ‘Anton van Wilderodehuis’ a Moerbeke.

3.6.17

Forte come la Musica


Come pirati, l'archetto si trasforma in una spada, il flauto in un cannocchiale con cui scrutare l'oceano di note.
L'arrembaggio del Capitano affonda la noia del solfeggio, delle scale provate e riprovate e le stanze dell'oratorio o della scuola si colorano di note, anche gracchianti e stonate, di risate e chiacchiere.

Alla LOL si gioca e si gioca soprattutto con gli strumenti, con la musica e con la pazienza, (tanta) degli insegnanti.
Ma c'è il trucco, la magia, come nei racconti per bambini appunto, piano piano quelle note incerte si fanno un po' più ferme e come mattoncini delle costruzioni si incastrano con altre.
Accade che si suona insieme. Accade che si suona tutti insieme. Allora l'orda di piccoli pirati si organizza, attende, esegue, si ferma. Attende, esegue e si ferma di nuovo. Niente arrembaggi, niente fughe. Tante note che davvero suonano tutte insieme. Ed e' allora che arriva la conquista, e che conquista.
Impossibile non aver voglia di raccontarla.

Come accade nei giochi dei più piccoli le convenzioni saltano, allegramente, si passa dal risultato al metodo, prima lo strumento poi la teoria, e se questo fosse proprio il metodo?


"Forte come la musica" di Nico Cerri  (Edizioni Labirinto dell'Immagine - ISBN 979-12-200-2011-4 - € 15,00)
Il libro è una raccolta di immagini che raccontano il primo anno di attività del "Laboratorio Orchestrale Fratel Arturo Paoli" (LOL), un progetto voluto dall'Ufficio Pastorale Caritas dell'Arcidiocesi di Lucca e  ispirato ad una rete di esperienze che, a livello mondiale, sono conosciute come "El Sistema" o "Orchestra Abreu" il cui obiettivo è quello di avviare  un'orchestra giovanile che faciliti l'integrazione anche dei bambini provenienti da contesti di fragilita economica, a rischio di esclusione sociale.


Per acquistare il libro potete scrivere a me (foto.nico237 -at- gmail.com) o alla Caritas di Lucca (caritas -at- diocesilucca.it): l'intero ricavato sarà devoluto al finanziamento delle attività del Laboratorio Orchestrale.