12.1.14

La Materia della Memoria




La Linea Gotica e la seconda guerra mondiale in Lucchesia.

Immagini di luoghi, volti e documenti

70 anni fa, tra il settembre 1943 e il settembre 1944, le comunità della Lucchesia conobbero l’occupazione tedesca.
La guerra, fino ad allora lontana, calò come un’ombra sulla popolazione civile, raggiunse ogni paese, ogni casa. Le requisizioni, i rastrellamenti, la paura per sé e per i propri cari, gli allarmi aerei, la fame, le fughe degli uomini ricercati, la persecuzione degli ebrei, le violenze dei tedeschi e dei fascisti contro civili inermi divennero aspetti della vita quotidiana.

Allo stesso tempo, 70 anni fa, molte donne e molti uomini spinti da diverse motivazioni e nei modi più diversi rifiutarono un’ideologia che distruggeva l’essere umano e la sua dignità e si opposero all’occupazione tedesca e al collaborazionismo fascista, consapevoli di mettere in gioco la loro stessa vita.

Gli scatti fotografici colgono le tracce che la seconda guerra mondiale ha lasciato. Tracce a volte profonde a volte solo accennate, quasi sempre presenti ai nostri occhi, quasi mai guardate.
Osservando le fotografie entriamo nei cunicoli della Linea Gotica, camminiamo lungo le trincee, interroghiamo il cielo dalle fessure delle fortificazioni, passiamo di fronte alla Casa degli Oblati, alla Certosa di Farneta, alla Pia Casa, con le loro stanze un tempo cariche di speranze e dolore, e scopriamo memorie pietrificate che nascondono le storie di don Aldo Mei, di Roberto Bartolozzi, di Ilio Menicucci, di don Giorgio Bigongiari, di Aldo Giannoni e di molti altri, donne e uomini, civili disarmati o partigiani combattenti.
Incontriamo poi lo sguardo di Arturo Paoli, di Anna Maria Cheli e di Nara Marchetti. Le loro mani i loro volti scavati sono memoria sono tracce di esperienze solo apparentemente locali, ma che in realtà rappresentano una chiave per comprendere aspetti più generali della nostra storia.

L’itinerario narrativo che le immagini compongono ci interroga anche sulla definizione del tempo che ci separa dagli eventi bellici e resistenziali ed esplora la materia di cui è fatta la nostra memoria: la carta, i volti, la pietra. Ne descrive la dissoluzione e la resistenza, per farne l’unità di misura della nostra memoria.


Emmanuel Pesi,
ricercatore in Storia contemporanea,
Dipartimento di Scienze Politiche,

Università di Pisa



La Materia della Memoria
Mostra Fotografica
Dal 18 al 30 gennaio 2014
Municipio di Capannori


8.1.14

6.1.14

... credo sia arrivato il momento di ricominciare...